Lo staff della Locanda La Clusaz dopo la riaperura. Al centro lo chet Piergiorgio Pellerei, alla sua destra l'altro chef, e socio, Thierry Buillet, alla sua destra il terzo socio Alessandro Ménabreaz
Destinazione La Clusaz. Da Milano ad Aosta due ore di autostrada, poi, superato il casello, a destra verso il Gran San Bernardo. Superata Gignod si è quasi arrivati, la locanda è lì sulla sinistra, in pratica da sempre, almeno dal 1140, tra alti e bassi. Ora mi premono gli ultimi giri di ottovolante, con Maurizio Grange bravo a raggiungere la stella nel 2012, per perderla con l’uscita della Michelin 2019. Esploso il covid, marzo 2020, furono più le ansie e i dubbi che le energie per pensare comunque a un futuro lì, tra le mura amiche. Maurizio serrò tutto subito, fin da marzo. Troppo stanco per insistere.
Il posto è rimasto chiuso fino al novembre 2021, fino a quando lo chef di sempre, Piergiorgio Pellerei, già relatore a Identità, non trovò un primo socio in un precedente collaboratore, Thierry Buillet, chef a sua volta, e un secondo in Alessandro Ménabreaz al ricevimento. Manca, per quando bravo e preparato sia Andrea Bologna tra sala e cantina, una figura che sia l’alter-ego di Pellerei tra i tavoli, ma si sta già bene così anche se le sfumature sono sempre decisive per completare un ristorante. Ad esempio, la stessa ripartenza non è stata pubblicizzata come sarebbe stato giusto lontano dalla Val d’Aosta, ma ormai è andata. Inutile perdere tempo a rimuginarci su.
Bello leggere che la loro cucina «raccoglie idee, viaggi, ricerca, sperimentazione, passione ed entusiasmo», che riversano in due menù degustazione a mano libera, di tre o di cinque portate, ma anche in quello dedicato al foie gras e a un quarto a tutta tradizione che precede la carta della stagione in corso. Io non amo i percorsi obbligati perché è vero che fotografano l’anima e lo stile del cuoco e del locale, ma facilmente rimane fuori una proposta che avresti ordinato e va a finire che poi, uscito dal posto, pensi di più a quello che non hai gustato. A voi non capita mai di pensare che vi hanno “negato” il…
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