Cinque serate per cinque servizi e in un angolino sperduto della Bassa padovana, non è facile accomodarsi alla Balobino, enoteca e osteria dei cinque fratelli Quaglia a Sant’Urbano. Mai aperta a pranzo, e chiusa pranzo e cena lunedì e martedì, è un gioiellino goloso che avrei voluto scoprire ben prima di questo mese di novembre 2018, anche se meglio poi che mai.
Quello che io intendo per una bella storia, a iniziare dal nome. Balobino per fare l’eco a una fortunata trasmissione di fine anni Novanta di Radio Deejay. I curatori infatti continuavano a parlare del Balubino (con la u), un ristorante di fantasia che presto sarebbe diventato un tormentone in casa Quaglia al punto che quando i cinque decisero di aprire un posto tutto loro lo chiamarono Balobino (con la o). Suona bene, è simpatico, bene così.
E non finisce qui. Papà Pietro ha sempre lavorato con le farine e dove oggi c’è la Balobino anni fa gestiva una pizzeria, poi data in conduzione per tre decenni. Nel 2011 irrompe l’ultima generazione, la cascina torna tra i beni di famiglia e tutto cambia, in meglio. Poi ecco a trecento metri una bottega del pane e nel comune di Lendinara, poco distante, un’insegna di pizze, panini e lievitati, il Mama, inaugurato nel 2006…
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