E’ il suo momento, il momento di un libro che si intitola Appunti d’Estate, sottotitolo Storie, ricette e tavole per la bella stagione e segue uno dedicato alla cucina dell’inverno. Lo ha pensato e scritto Francesca D’Orazio che è una signora cuoca, ma non è affatto una professionista nel vero senso del termine, una chef e quindi le sue sono ricette di casa, non da ristorante, soprattutto quelli tutto pinzette e venti assaggi, minimo.
Francesca, ce lo ricorda lei stessa, è una “Maestra di cucina e dell’arte del buon ricevere. Autrice di libri, collabora con aziende, riviste, siti web. Di origine abruzzese, vive a Milano dopo anni trascorsi a Roma, Singapore, New York. Sposata con due figli, si appassiona alla cucina sin da piccola grazie alla famiglia – che è custode delle tradizioni abruzzesi – e decide di trasferirle prima ai figli e poi, anche attraverso lezioni di cucina, a chi non smette di appassionarsi di fronte al Buono e al Bello”.
Così le sue sono ricette “gioiose, colorate e sincere”, anche dirette, senza fronzoli inutili e nemmeno confini precisi nel senso che pesi, quantità e procedimenti suonano come consigli, tracce utili soprattutto per evitare errori grossolani. Guai considerarli dogmi. Si possono leggere respirando, senza farsi prendere dall’ansia di non capire e sbagliare. A un patto: non credere che siano preparazioni facili. Lo sembrano e chi è chef riderebbe di questa Alta Cucina Casalinga, però anche il lavoro della D’Orazio ha il suo importante segreto: va preso sul serio perché quando le cose sono semplici si sbaglia per…