Due sere e due cene, cinque protagonisti domenica 24, e altrettanti lunedì 25 a Modena, per il numero zero di Identità di Fuoco. Più emozioni e idee che ospiti a tavola perché il Gatto Verde di Lara e Massimo Bottura, chef Jessica Rosval, può arrivare a trenta coperti e il totale è immediato: 60 posti a sedere. Non sono certo una folla, ma l’elettricità era reale e ha centuplicato ogni scintilla fino a illuminare la realtà di Casa Maria Luigia.
Tutto è partito da Massimo Bottura ancora prima che ci confrontassimo sulla più antica, e nel contempo contemporanea, forma di cottura conosciuta. In Jessica Rosval ha trovato infatti una mente pensante e cucinante, una collega superba, ben oltre quello che comunemente si intende per bravo/a chef.
Non vi è nulla di quotidiano, di ordinario nella canadese. Quando Bottura, tra domenica e lunedì, ha ricordato che nel suo futuro ci sarà sempre più futuro è anche perché, tra le centinaia e centinaia di cuochi che sono passati da lui in via Stella e le decine di chef che lì si sono plasmati, lei ha una visione lunga nel tempo e ampia, che abbraccia lo spazio attorno con orizzonti che capisci essere sfumati all’orizzonte.
Chi ha memoria dell’evoluzione dell’universo Francescana, dalla via di sempre all’aperta campagna, ha nella memoria queste parole di Bottura: «Tutto parte dalla prima colazione con il…
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