“Beato il popolo che non ha bisogno di eroi”, scrisse Bertold Brecht ed è facile fargli il verso affermando “beato anche il poponemmeno copriva l’Italia intera). La data di questo incontro, mi è venuta in mente venerdì sera, 22 settembre, a cena al D’O di Davide Oldani a Cornaredo, località San Pietro all’Olmo, poco fuori Milano. Questo scrupolosissimo, attento e ispirato allievo di Gualtiero Marchesi, 56 anni il prossimo 1 ottobre, è in uno straordinario momento di grazia, come se la seconda stella rossa, e la prima verde, gli avessero dato una sicurezza che in precedenza non era netta e costante, fermo restando che solo i cretini non sono mai sfiorati dal dubbio.lo che non ha bisogno di chef stellati”. Però è indubbio, purtroppo per noi italiani che non siamo riusciti a fare altrettanto, che non vi sia guida più efficace e diretta della Michelin. Non è sempre facile e immediato amarla, ma chi la minimizza e snobba è completamente fuori strada.
Prossimo appuntamento il 14 novembre in Franciacorta, per la presentazione dell’edizione numero 69 (la primissima data 1956 e Tre ore di assoluto piacere e intelligenza e alla fine mi sono detto “e se la Rossa a novembre gli desse la terza?”. Sarebbe meritatissima. Quattro menù, noi abbiamo scelto quello dedicato all’Armonia. Sono via via giunti in tavola Chips di panella, coriandolo e ceci fritti; Candela (proprio un lumino, ndr) di olio extra vergine, origano e waffle di pomodoro; Bao di Wagyu piemontese, arachidi, salsa carpaccio e cetriolini; Lime, Mojito nel bicchiere.
Quindi Capasanta in salagione, granita al Franciacorta, mela, caviale Oscietra e argento; “Confit Byaldi” di zucchine colorate, scorzone estivo, caprino fresco di Roccaverano, scapece all’aceto di champagne; “Condiglione”: fagiolini, tonno rosso in…
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