Classe 1955, non ricordo fino a quando a Milano è stato impossibile trovare sugli scaffali di salumerie e supermercati il pesto, sciolto o confezionato, con o senza aglio. Poi, oplà, eccolo iniziare a far capolino e a non essere più un prodotto delle estati in Liguria. Con un problema, un limite enorme: una scarsa qualità. Da un anno circa non più: Planet Farms, il futuro oggi in campo agricolo, merito di Luca Travaglini, prima “fattoria” a Cavenago, tra Milano e Bergamo. Il pesto come non lo avete mai gustato prima, con o senza aglio (io con).
Seconda tappa a Parma, Langhirano per la precisione, per conoscere il miglior produttore di Crudo di Parma in assoluto: Galloni. Un prodotto, tre stagionature diverse: Classico, etichetta rossa, stagionato un anno; Gran Riserva, etichetta nera, stagionatura di 18 mesi; Oro, da 20 a 30 mesi. Ma l’elenco è ben più lungo.
C’è un crudo per ognuno di noi. Infine il Gargano in Puglia per incontrare Antonio Cera a San Marco in Lamis, lui e il Forno Sammarco per una serie di pani incredibili per qualità e varietà, quelle forme che durano almeno una settimana prima di iniziare a indurirsi. Per me Cera merita un oscar anche per le dita, per avere steso i taralli che così, da lui, diventano dei grissinoni dai gusti diversi.