Close Sidebar close
Paolo Marchi
  • Home
  • Biografia
  • Opere
  • Rubriche
    • Striscia la Notizia
    • Momenti di Gioia
    • Marchi di Gola
    • Rolly GO
    • I miei scatti
    • Identità Golose
    • Veleno

PAOLO MARCHI - paolomarchi@identitagolose.it

  • Home
  • Biografia
  • Opere
  • Rubriche
    • Striscia la Notizia
    • Momenti di Gioia
    • Marchi di Gola
    • Rolly GO
    • I miei scatti
    • Identità Golose
    • Veleno
Paolo Marchi
Paolo Marchi
    Identità Golose

    Le stelle Michelin in Italia, un libro (g)astronomico

    9 Aprile 2022

    Ai francesi dobbiamo i Mondiali di calcio, il Pallone d’oro e le Olimpiadi moderne; l’alta moda e il cinema, l’haute cuisine e lo champagne. Chi altri al mondo poteva inventare una guida ai ristoranti?

    Nessuno. E così ecco chef e ristoratori fare i conti con la Michelin e il suo firmamento di Stelle, una, due o tre. Prima edizione in Francia nel 1900, i “macarons” dal 1926. Per capire la grandezza di questa pubblicazione, basta un dato: a inizio XX° secolo, in tutto l’esagono, circolavano meno di tremila vetture. Tiratura d’esordio: 35mila copie, in pratica dodici volte tanto. Clamoroso ma logico: se non promuovevano il trasporto su gomma chi le produceva, chi altri?

    In Italia sarebbe arrivata nel 1956 e, partendo dall’arco alpino, nemmeno sfiorava Roma. Si fermava a Siena, col viaggio completato l’anno seguente. E le Stelle? A partire dal 1959, ottantaquattro. Ne resiste una appena, Arnaldo a Rubiera in provincia di Reggio Emilia, e ha del clamoroso visto quante ne sono finite nel dimenticatoio, chiuse, soppresse, sparite. Nemmeno esistono in Google. Già è tanto se alcune sopravvivono, sessantatré anni dopo quello che, con gli occhi di oggi, possiamo considerare il loro quarto d’ora di notorietà.

    L’importanza della Michelin è tale che non puoi ignorarla, criticarla sì a patto di sapere mettere il suo firmamento (g)astronomico nella giusta prospettiva ed esserne in un certo senso all’altezza. Troppo facile amarla quando ti premia e tacciarla di ignoranza quando ti retrocede. Roba da prima elementare, anche perché, quasi sempre, coloro che hanno deciso di portarti in alto, sono esattamente gli stessi che ti stanno ributtando giù…

    Continua a leggere qui.

    • Le onde e il kite hanno tradito Claudio Tiranini al largo di Savona

    • Gipponi impasta il nuovo menù di Dina, ristorante in Franciacorta

    You Might Also Like

    Centa San Nicolò e la polenta gialla di zia Elena

    18 Marzo 2020

    Ineo, l’inizio verde di chef De Agostinis all’Anantara di Roma

    2 Luglio 2023

    Il Palmizio, l’Adriatico nel piatto sulla costa abruzzese

    17 Giugno 2023

    No Comments

    Leave a Reply Cancel Reply

Articoli recenti

  • Aurora Storari e Flavio Lucarini portano la pasta da Parigi a Milano
  • Le due Matote, appuntamento a tavola a Bossolasco, il Paese delle rose
  • Mara Severin e la tragedia del ristorante Essenza a Terracina
  • Elle Decor, Laura Maggi e vent’anni di Identità Golose
  • Agostino Iacobucci da Napoli a Bologna, 44 anni vissuti benissimo

Seguimi su Facebook

Subscribe & Follow

Archivi

  • Luglio 2025
  • Giugno 2025
  • Maggio 2025
  • Aprile 2025
  • Marzo 2025
  • Febbraio 2025

PAOLO MARCHI
paolomarchi@identitagolose.it

2023 - All Rights Reserved.