Non è facile il sentiero che ha imboccato Heros De Agostinis, un solido professionista che ha girato il mondo un po’ come “Mi manda Heinz Beck” e un po’ come lui in prima persona. Quando la pandemia ha iniziato ad allentare la sua morsa, è tornato nella città dove è nato e cresciuto, Roma, e in pratica nel “suo” quartiere, l’Esquilino, raccontato nel menù assieme con il Monti.
Siamo all’Anantara Palazzo Naiadi, un 5 stelle in piazza della Repubblica, dove ti lasci alle spalle la stazione Termini e il suo mondo attorno e imbocchi via Nazionale cambiando film. Anantara alias gruppo NH, un gradino sotto come servizi, mediamente più un 4 stelle. Ma ora conta la struttura leader per questa realtà alberghiera, due ristoranti, uno a piano terra, senza finestre, l’Ineo, inizio in latino, e un secondo sul tetto, il Seen, visto in inglese, dove l’occhio abbraccia l’intera capitale.
Quella dell’Ineo per De Agostinis è una grande sfida perché tanto è facile vendere un tavolo vista Roma tanto è impegnativo far sì che i clienti scelgano una stanza chiusa, molto elegante e bella ma pur sempre senza sbocchi visivi esterni. Il successo lo si gioca tutto su quanto arriva in tavola. Heros gioca le sue carte nel segno del viaggio, Roma come punto di partenza e di ritorno dopo aver girato il globo.
Due menù degustazione e i relativi abbinamenti vino, tutto allo stesso costo, 140 le vivande, 90 il bere. Cambia la sostanza, declinata in sette portate. Nel…
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