Enzo Di Pasquale è sempre a Giulianova, ma da un anno con l’altro (ne avevo scritto qui nel gennaio 2019) è passato da un locale lungo la statale 16 a uno, l’Aprudia, in Giulianova Alta che è la metà storica, ben più affascinante. Il Covid-19 ha rallentato i suoi passi, non poteva essere altrimenti. Non è stato facile rinascere tra nuove mura e lo ha scritto lui stesso in questo sito a metà maggio: «Non ritengo di essere pazzo, anche se alcuni credono il contrario. Il motivo è molto semplice: pensano che non debba farlo. Pensano che non debba aprire il mio nuovo ristorante. I lavori erano appena iniziati quando li ho dovuti sospendere, i primi giorni di marzo, ovviamente per il sopraggiungere dell’emergenza. Avevo già annunciato l’inaugurazione del locale, fissandola ad aprile. Tutto rimandato».
Ora invece tutto è realtà al 16 di Largo del Forno. Da fuori, attraverso la finestra di sinistra, vedi la cucina, la vetrata d’ingresso è sulla destra. Con il caldo, ormai un ricordo visto un po’ ovunque, si può desinare anche all’esterno. Se ne riparlerà l’estate prossima quando tutti ci auguriamo che il peggio sarà alle spalle e si vivrà senza sospirare di continuo.
La firma dello chef fin dalla struttura del menù. A differenza di tanti che solo dopo il lockdown hanno optato per un elenco di piatti tra i quali scegliere o, addirittura, direttamente per uno o due menù degustazione, Di Pasquale già nel precedente posto non faceva distinzioni tra antipasti, primi e secondi, giusto tra proposte salate e proposte dolci. Così adesso.
Si contano quindici preparazioni, delle quali tre dessert (che si pagano a parte). Al cliente la scelta tra un percorso salato di…
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