Un’estate condensata in quattro giorni al sole del Salento, può bastare per ricaricarsi se ormai disperavi di staccare da Milano almeno per un lungo fine-settimana a fine agosto.
Quattro sere per quattro cene, la prima alla Farmacia dei Sani a Ruffano dai fratelli Rizzo, in cucina Valentina. Otto piatti in due, sei salati e due dessert, e sinceri complimenti alla chef perché cresciuta enormemente, sicura del fatto suo e brava a domare la voglia di spiazzare, di essere innovativa a tutti i costi. In casa Rizzo sanno che per uno che ama le novità, ve ne sono nove che alla fin fine preferiscono la tradizione.
MI ha colpito avere parlato della crescita di Valentina con due o tre suoi colleghi e tutti a dire che è cresciuta molto, segno che è vero. E lo è anche per lei. Quando la mattina seguente, sabato 29 agosto, ho aperto e annotato il menù mi sono accorto che si tratta del suo stesso mantra. Vi si legge infatti che «il miglioramento continuo è meglio della perfezione in ritardo». Si potrebbe obiettare che uno facilmente cresce inseguendo una forma di perfezione, però è vero che in ogni professione guai fermarsi, guai credere di avere raggiunto i propri limiti.
Quando pensiamo e affermiamo che “va bene così” siamo all’anticamera dell’appagamento, della pensione. Non dovrebbe mai andare bene così, sa di compromesso, di mancanza di cattiveria e di grinta. Mi auguro che Valentina abbia ancora tanta voglia di camminare con passione, sempre curiosa di apprendere cose nuove da inserire in carta.