Se c’è un piatto che fa inorridire tutti noi italiani, ma anche il presidente islandese Guðni Jóhannesson quasi due anni fa, quello è la pizza all’ananas. Pessima per antonomasia, condannata a priori. Non ci piace proprio l’idea che gli americani propongano una pizza ananas e prosciutto cotto, la negletta hawaiana, sentenza a vita senza assaggi e senza chiedersi come mai piace molto a centinaia di milioni di persone. «Perché non hanno palato e se lo hanno, non funziona», la risposta generale.
Penso che il vero peccato mortale sia non essere stata inventata a Napoli. E’ impossibile perché l’ananas non è patrimonio nostro, però quella pensata e proposta da Renato Bosco a Verona era superba perché figlia di tanti ragionamenti ed è di questi giorni la provocazione capolavoro di Franco Pepe a Caiazzo (Caserta): l’AnaNascosta. Ti fa letteralmente cantare dalla gioia, un fagottino ripieno con una nucleo centrale all’ananas.
Tutto nato da una provocazione durante un viaggio del maestro casertano in Asia, come lui stesso ha raccontato in una diario-comunicato: «È la pulce… Continua a leggere qui.