Gastronomika 2018, edizione del ventennale, da domenica 7 ottobre con la tradizionale cena di gala, ai lavori veri e propri del congresso di San Sebastian da lunedì a mercoledì, dall’8 al 10, quando il sipario è calato nel segno dei protagonisti di anni e anni di grandezza della ristorazione della città basca (e iberica e pure mondiale). Sul palco dell’auditorium sono saliti, su tutti, Juan Mari Arzak, Martin Berasategui e Pedro Subijana, un locale-leggenda ognuno e tre stelle a testa nella stessa San Sebastian. E in loro scia tanti colleghi e tutti coloro che fanno funzionare la macchina organizzativa guidata da Roser Torras. Xavier Agulló, giornalista, volto e voce storici del palco basco, ha avuto così buon gioco nel ripetere le parole di ogni chiusura: «Signori e signore, questa è stata un’edizione storica».
Vent’anni è un’età importante per tutto e tutti. Lì è stata festeggiata e vissuta intensamente, al punto da far passare in secondo piano tutto quello che non era strettamente legato ai Paesi Baschi e alla Spagna in generale. Per una volta nessuna nazione ospite e relatori davvero stranieri ridotti a due, il giapponese Yoshihiro Narisawa e Paul Pairet, un francese trapiantato a Shanghai. Tutti gli altri della pattuglia internazionale erano di lingua madre madre spagnola, compreso l’uruguagio Matias Perdomo che per nostra fortuna ha scelto di vivere e illuminare Milano assimilando splendidamente l’Italia. Questa cosa illustra benissimo la forza spagnola quando si tratta di fare sistema e contarsi nel pianeta, 50 Best su ogni altro evento.
Noi italiani possiamo solo fare tesoro di questo come di altri mille esempi. Anche se questo calcare la mano su loro stessi ha dato vita ad alcune lezioni troppo… Continua a leggere qui.