Alain Ducasse tra la pasticciera Giorgia Compagnoni e l'executive chef Stéphane Petit al Romeo di Roma
Aperto è aperto, dopo dieci anni di lavori profondi e certosini, ma il cantiere non è stato ancora rimosso completamente, bisogna muoversi con passo attento nella seconda perla della collezione Romeo. Dopo Napoli è, comunque, quasi pronto il 5 stelle lusso di Roma, quello progettato dallo studio Zaha Hadid Architects, con il terzo previsto nel corso del 2025 a Massa Lubrense in Campania.
Il Romeo della capitale sta in via di Ripetta 246, ben pochi passi arrivando da piazza del Popolo. Di pronto c’è il ristorante Alain Ducasse, parte della spa e diverse tra camere e suite, 74 in tutto, il resto sono lavori (di rifinitura) in corso.
L’edificio è del Seicento, ma scavando è riemerso un porto dell’epoca romana, la testa di Livia Drusilla, moglie dell’imperatore Augusto, e molto altro ancora. Gli architetti hanno dovuto superare circa 250 vincoli paesaggistici, monumentali, artistici e così via. E dire che quando nel secondo dopoguerra gli spazi vennero occupati da uffici dell’Inail nessuno ebbe da eccepire su pavimenti in linoleum e altre sciccherie, si sono invece messi in moto non appena è arrivato chi avrebbe messo mano al tempo e riportato in vera vita tutto.
Davvero un lavoro impressionante perché è come se a Roma fosse atterrata un’astronave. Alfredo Romeo non ha voluto l’ennesimo belvedere dal quale ammirare la città eterna, da terra al cielo. L’esatto…
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