Quando pensiamo ai grandi istituti di cucina sparsi per il pianeta, l’Italia si identifica in Alma, la scuola internazionale di cucina italiana con sede a Colorno in provincia di Parma. Dal 21 ottobre 2023 ne è presidente, e amministrazione delegato, Alberto Figna, classe 1959, mugnaio, appartenente a una famiglia che da oltre dieci generazioni trasmette la passione per l’arte molitoria e che nel 2003 fuse la sua realtà con quella di un’altra famiglia storica del settore dando vita alla Agugiaro & Figna Molini.
Figna è il terzo presidente di Alma, succede a Enzo Malanca che a sua volta aveva raccolto l’eredità di Albino Ganapini. I primissimi passi nell’anno 2000, il 6 maggio 2002 la costituzione con l’investitura di Gualtiero Marchesi a rettore il 6 dicembre dello stesso anno, quindici anni come faro didattico prima di lasciare spazio a un comitato scientifico composto da Paolo Lopriore, Mariella Organi, Davide Comaschi, Ezio Marinato, Andrea Grignaffini e Davide Rampello che curano, rispettivamente, le aree di cucina, ospitalità, pasticceria, panificazione, mondo del vino e cultura. Quanto al primo corso, partì il 12 gennaio 2004 con 17 studenti e questo è il dato che stupisce tutti perché, vent’anni e migliaia di allievi dopo, nessuno si immagina che allora bastavano le dita di due mani per contarli. In fondo è quanto accadde anche per Identità Golose, prima edizione nel gennaio 2005 e 18 relatori sul palco.
Ma cos’è Alma per il suo nuovo presidente? Risponde lui stesso: «Una realtà che…
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