Non smetterò mai di ringraziare Walter Webber, direttore della Cantina Sociale di Aldeno in Trentino, per avere fatto suo un mio desiderio in vista delle Olimpiadi 2026 di Milano e Cortina: celebrare il ricordo di mio padre Rolly con bollicine d’autore di autentica qualità. Ormai ci siamo.
Non ho bussato a caso al 76 di via Roma. Trentino di Lavis, classe 1921, un padre, per me il nonno Ciro, che era vicino di casa di Giulio Ferrari, e sì, proprio quel Giulio Ferrari, a inizio anni Settanta la cooperativa di Aldeno, che allora si chiamava Vinicola sociale Aldeno, gli chiese di dare un nome a un rosso pronto per il mercato. Papà optò per Sgreben, terreno arido e scosceso, senza tanto valore. Certo non un’immagine bella ma suonava bene e fotografava altrettanto bene certo territorio di montagna.
Non durò a lungo. Adesso siamo a un metodo classico, con una etichetta disegnata da Gianluca Biscalchin raffigurante un cappello da cowboy, che era un suo segno distintivo fin da quando conobbe Walt Disney. Tutto questo adesso, ripensando a lui speaker ufficiale dei Giochi Olimpici di Cortina 1956. Da qui una seconda vita per Sgreben, tra la prossima edizione della Guida alle bollicine di Identità, che verrà presentata a Milano sabato 22 febbraio al congresso 2025, e una cena trentina il 6 febbraio, quando mancherà un anno esatto all’inaugurazione della manifestazione a cinque cerchi.