A Bob Noto, torinese classe 1956, scomparso nel marzo di sette anni fa appena 61enne, è intitolato un premio sinceramente importante, voluto dai tre organizzatori di Buonissima, rassegna di fine ottobre che profuma Torino di buono: Matteo Baronetto, Stefano Cavallito e Luca Iaccarino, uno chef, un gastronomo e un giornalista. Con loro in giuria Ferran Adrià, Antonella Fassio, moglie di Bob Noto, Marco Bolasco, Paolo Griffa, Sara Peirone e Davide Scabin.
Originale il loro modo di procedere. Hanno individuato i quattro caratteri distintivi di colui che vantava il miglior palato in circolazione, copy di Ferran Adrià, ribadito nel film Bob Noto: The world’s finest palate del regista Francesco Catarinolo, e che aveva scelto di raccontare le sue esperienze attraverso le immagini, e non le parole, perché non riusciva a dare un senso narrativo compiuto. Quindi viva l’irriverenza, l’ironia, la creatività e quest’autunno l’empatia, sempre ospiti della Nuvola Lavazza.
Dopo l’irriverente Andoni Luis Aduriz, gli ironici fratelli Massimiliano e Raffaele Alajmo e il creativo René Redzepi, una opzione che ha spiazzato i presenti perché alla voce empatia la sala è stata preferita alla cucina e una donna a un uomo. E’ stata scelta all’unanimità Mariella Organi, fino a pochi anni fa la signora Cedroni, l’altra metà della Madonnina del pescatore a Senigallia nelle Marche. Applauditissima perché non vi sono dubbi sulle sue qualità e sulla capacità di trasmetterle. Classe 1968, ha vinto praticamente tutto: MAM e come tale inserita nell’albo d’oro dei Maestri d’Arte e Mestieri; miglior maître 2023 per le Guide dell’Espresso; miglior servizio di sala 2022 per il Gambero Rosso. E prima ancora, Donna di Sala 2015 per noi di Identità Golose. Altri due anni, e nel 2017 entra nel comitato scientifico di Alma a Colorno (Parma) per il settore ospitalità.
Mariella sì, impossibile nutrire dubbi, però al ristorante le…
Continua a leggere qui.