Norbert Niederkofler ieri, oggi e domani. Classe 1961, dalla Valle Aurina al mondo e ritorno, in Alta Badia nel 1994, hotel Rosa Alpina, ristorante St.Hubertus, 19 anni di grandi idee, vasti orizzonti e splendidi riconoscimenti, soprattutto da quando ha sposato una reale sostenibilità applicata alla fetta di Sud Tirolo dove esercita, su tutto tre stelle Michelin rosse, una verde e un posto al sole nei 50 Best. Poi succede che a sessantadue anni deve fare i conti con un trasloco forzato perché l’albergo dove si è affermato verrà rifatto da cima a fondo. Una mazzata ma solo all’apparenza perché questo “fai i bagagli e vai” si è rivelato una finestra su un futuro che lo vede ringiovanito.
Norbert si è spostato dai 1537 metri, e 406 abitanti, di San Cassiano verso l’Armentarola agli 838, e 19mila anime, di Brunico nel fondovalle della Val Pusteria. In sé sarebbero nemmeno 40 chilometri, ma le distanze e il tempo in quota hanno un valore differente rispetto a pianure e autostrade, senza scordarci le stagioni. In pratica ha dimezzato le altitudini e raddoppiato le opportunità, da insegna stagionale, solo estate e inverno, a dodici mesi su dodici. E tutto ben programmato perché guai se questo genere di spostamento lo fai con sufficienza o, peggio ancora, furbizia.
Se c’è una cosa che fa imbestialire la Michelin sono gli stellati che annunciano le novità, un cambio di chef, di sede o di proprietà, quando la nuova guida è stata appena presentata e non puoi modificare nulla. Vero che da qualche anno la rossa è finalmente diventata molto social, scrive, annuncia e rilancia nei suoi spazi internet ma la pagina stampata tale rimane per sempre. Così Norbert ha anticipato tutto a febbraio, ai francesi come agli inglesi dei 50 Best. Si chiama rispetto del…
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