Mettetevi l’anima in pace: Le Stanzie hanno chiuso. La voce si rincorre. Una delle tavole più richieste in provincia di Lecce, una masseria nella campagna di Supersano, ha effettuato l’ultimo servizio il 6 agosto e poi? Poi ti metti sulle tracce del titolare, Donato Fersino, che sembra fare collezione di numeri, salvo rispondere a uno solo che, ovvio, è quello che non hai. Non basta, il suo telefonino è volutamente per nulla smart, un modello della prima ora che in pratica ha un’unica funzione: fare e ricevere chiamate, telefonare insomma e stop. Sembra incredibile, ma si può vivere e lavorare bene anche così, lui affiancato dai figli Giuseppe, Federica e Roberto che curano rispettivamente il lato agricolo, l’amministrazione e l’accoglienza, telefono +39.0833.632438, e-mail info@lestanzie.com.
Le Stanzie non sono una modernità e non finiscono qui, tutt’altro. Secolare punto di sosta lungo la via dall’Adriatico al porto di Gallipoli, centro agricolo e frantoio quando l’olio lampante valeva oro, raccontano, grazie al loro titolare, una storia scandita da estrema e diffusa povertà. I muri datano 1400 e Donato, classe 1961, nel 1980 si ripropose di acquistare dei terreni agricoli fino a firmare per una fattoria abbandonata che a fine secolo pareva prossima alla chiusura per debiti. Oggi registra circa 25mila coperti al mese, e in passato ancora di più, da qui lo stupore di tutti, vacanzieri e non, quando hanno scoperto che ogni cosa si è fermata proprio nel mese del massimo assalto turistico.
Pochi sembrano averne colto i motivi: «Parlano tutti di Salento, ma non sanno cosa sia, la somma di storie incredibili. Abbiamo bisogno di insegnanti, di esperti e di formatori». Il diretto interessato ha pubblicato i suoi pensieri qua e là, ma lo stupore per il gesto rimane. Chissà quante domande quando riaprirà venerdì 1 settembre con ritmi e coperti ridotti e sempre tanto lavoro nei campi e nelle stalle…
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