La mia stima per Paolo De Simone è sincera e profonda, e non da qualche settimana. Campano di Vallo della Lucania, quindi cilentano, era sbarcato già una prima volta a Milano con tutto il suo mondo di farine, pani e pizze, ma anche di formaggi e salumi. Poi anche per lui c’è un prima della pandemia e un dopo e il dato singolare è che i dettagli sono pressoché identici, salvo per i due più importanti, dai quali discendono tutti gli altri: è nuovo il posto, è nuova l’insegna.
Paolo ha infatti aperto in via Andrea Maffei 12, a metà strada tra piazza Cinque Giornate e Porta Romana, dove c’era già una pizzeria simil gourmet che non mi aveva mai convinto. Rispetto a ogni possibile passato, suo e dell’esercizio in sé, dallo scorso mese di maggio lì ora è scritto Modus, declinato in due o tre maniere differenti. Sulla carta abbiamo a che fare con “Il mio modus”, sul biglietto da visita con “Modus, semplice mangiare”.
Lì De Simone continua a celebrare il suo paese, attraverso la storia del territorio e delle sue tradizioni. Pane e pizza, là e poi nel capoluogo lombardo. Radici che affondano nel tempo, nelle generazioni che lo hanno preceduto perché vicino a Vallo, più in basso, passa da sempre la linea ferroviaria che collega Salerno a Reggio Calabria e quando le locomotive erano a vapore, Vallo era una importante stazione di rifornimento per i mezzi e per i passeggeri. E i suoi nonni e oltre avevano uno spaccio nei pressi dello scalo, da qui una lunga, ultradecennale frequentazione con quanto nasceva, cresceva…
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