Stasera, la sera di mercoledì 28 aprile, andrà in onda a Striscia la notizia il servizio di Capolavori italiani in cucina dedicato ai Maccheroncini alla chitarra di Patrizia Corradetti, ristoratrice in Colonnella, primo comune abruzzese superato il corso del fiume Tronto. Ci si lascia alle spalle la provincia di Ascoli e si entra in quella di Teramo. E letteralmente cambia tutto.
Alla titolare di Zenobi, in contrada Riomoro, telefono +39.0861.70581, in sala i figli Marcello e Sandra, avrei voluto chiedere di raccontare le Virtù, meraviglia assoluta del Teramano, un piatto così complesso però da diventare pressoché impossibile da sintetizzare in pochi minuti di televisione. Senza contare che richiede una settimana di lavoro perché sia pronto per essere servito in tavola.
Una favoletta ci dice che il nome nacque nella notte dei tempi quando sette fanciulle senza peccato unirono altrettanti ingredienti, scegliendone uno a testa, per ottenere una zuppa che celebrasse l’arrivo del bel tempo. Uno spunto carino, peccato che le materie prime siano decine al punto che, senza tanta poesia, è scontato considerare le Virtù un minestrone svuota credenze, un ponte golose tra inverno e primavera.
Non solo: è il piatto che non deve mancare a pranzo alla festa del 1° maggio e, strano ma vero, non è considerato un piatto unico anche se abbiamo un universo vegetale costellato di pasta e di maiale. Immaginate una zuppa particolarmente ricca, nemica delle cene in solitudine. Le Virtù chiamano la convivialità, il vero spirito dell’italiano a tavola. «Tale l’abbondanza di materie prime – ha detto Patrizia -, che non possono essere preparate per meno di 15 persone».
E’ il loro momento, al ristorante Zenobi le proporranno da venerdì 30 a…
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