Lesso o bollito? A tavola nessun dubbio: il bollito di carni miste, ben difficilmente vi imbatterete in chi vi proporrà il lesso. E anche se c’è chi pensa siano la stessa cosa, non lo sono affatto. Il bollito chiama l’acqua calda, il lesso quella fredda. Per due motivi ben diversi: nel primo caso avremo una carne più ricca dei suoi umori, più rispettata dal calore; nel secondo otterremo un grande brodo, ma tagli spremuti e asciutti, buoni giusto per essere macinati e usati per polpette, polpettoni e ripieni. Senza scordarci che il numero di carni per il brodo è ben inferiore, manzo, vitello, gallina e stop, a quello ideale per servire un bollito degno della sua fama. Viene da dire numero chiuso contro numero aperto, questo e quello contro libertà di scelta. E il servizio deve essere al carrello e non già porzionato nel piatto, che ti arriva tutto poco e tutto mezzo freddo. Guai.
Il bollito è un rito, un momento che va rispettato senza caricarlo di inutili orpelli. Noi di Identità Golose Milano abbiamo con orgoglio inserito, nel programma di novembre dell’hub di via Romagnosi, martedì 30 novembre, una delle proposte migliori che un milanese possa gustare, il bollito di Sergio Motta, macellaio in Inzago e ristoratore in Bellinzago Lombardo, due comuni confinanti tra loro, poco oltre Gorgonzola.
Giuseppe Motta aprì macello e macelleria nel 1963 a Inzago. Suo figlio Sergio, classe 1968, una macelleria tutta nuova il 10 ottobre 2000, sempre a Inzago. Altri dieci anni e il 10 ottobre 2010, sempre Sergio, il ristorante a Bellinzago in quella che per lunghi anni, a partire dal 1850, fu una stazione di sosta con…
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