Agnello, un Capolavoro italiano in cucina celebrato nella puntata di Striscia la notizia di martedì 10 novembre, ma quale? Quello di Cristina Bowerman che non poteva certo essere presentato come succede un po’ ovunque, olio, aglio, odori e via in forno. Il piatto bandiera della titolare di Glass Hostaria a Roma si presenta così: Agnello al sumac, carote al caffè, finocchietto e gorgonzola. Buonissimo.
La Bowerman, nata Vitulli a Cerignola in provincia di Foggia, ha viaggiato nel mondo, molta America, tra California e Texas, tra San Francisco e Austin, però – e per fortuna – quando decise di aprire il suo ristorante lo fece a Roma. E dire che era andata oltreoceano per studiare giurisprudenza, non per cucinare: «Poi è successo e quando parliamo di California e Texas, parliamo di due cucine completamente diverse, di influenze messicane, di una città come Austin estremamente viva dal punto di vista culturale, i primi ristoranti underground, con l’orto, tutte quelle tendenze che mi hanno formata».
Il titolo della biografia di Cristina si intitola Cerignola, San Francisco e ritorno ma il ritorno non è stato in Puglia, bensì nella capitale: «Sì, è vero ma ero andata a Roma con l’idea di restarvi giusto sei mesi per conoscere meglio, più a fondo la cucina italiana perché volevo aprire un locale tricolore nella mia città e la mia città a quel tempo era Austin. Diciamo che sono passati molti treni e io li ho presi».
Giustissimo, ma perché l’Italia è un paese di cuoche bravissime ma di poche chef? «Perché si tende sempre a vedere la donna come incapace di essere a capo di una brigata, di una organizzazione quando ve ne sono tantissime che sarebbero veramente in grado di essere poste ai vertici più importanti di ogni settore».
Lei, la Bowerman, sì e adesso eccola a Striscia a raccontare il suo agnello che non è certo né pugliese né romano, è il…
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