I lanci dei miei servizi a Striscia la notizia sono uno più simpatico dell’altro, da sempre, dal primo Capolavoro italiano in cucina il 3 dicembre, protagonista Ernesto Iaccarino con il Vesuvio di rigatoni, conduttori Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti. Martedì però Michelle Hunziker, nel rivolgersi a Gerry Scotti, ha fatto qualcosa di più nel lanciare il risotto dei fratelli Costardi: «Ora diamo la linea a colui che secondo me è l’unico uomo in grado di mangiare più di Gerry, il nostro amico Paolo Marchi».
Forse sì o forse no e tanto dipende dal periodo, ma credo che, pesi massimi entrambi, la vera differenza è che per Scotti mangiare è un piacere mentre per me è prima di tutto un lavoro e questo fa la differenza. Con un dettaglio in più, molto importante: non riesco a separare il piacere della tavola dai tempi e modi legati alla professione di critico. E’ come se fossi sempre in servizio, per un motivo o un altro, per dovere e per piacere.
E che gusto sempre diverso sprigionano i Costardi da Cinzia, albergo e ristorante a Vercelli, anche in un servizio che giocoforza mi ha visto intervistarli da casa via skype. Li ho conosciuti nel 2006 e subito mi colpì, come mi hanno ricordato nel servizio, che la somma dei loro anni era inferiore alla mia età: io…
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