Possiamo aprire cento vocabolari, ma alla fine il significato di empatia non cambia, come ci ricorda la Treccani: «Capacità di porsi nella situazione di un’altra persona o, più esattamente, di comprendere immediatamente i processi psichici dell’altro». E all’empatia, Molino Quaglia ha dedicato l’edizione numero 14 di PizzaUp alla scuola a Vighizzolo d’Este in provincia di Padova.
Tema difficile, perché per i presenti, tutti pizzaioli, si è trattato di andare ben oltre la realtà nella quale sono calati da sempre. La giornalista Cristina Viggè ha sintetizzato molto bene questo agganciandosi alla celeberrima pipa/non pipa dipinta da René Magritte. Come quella non era una pipa autentica, caricabile e fumabile, perché era un disegno, così è venuto spontaneo affermare che Ceci n’est pas une pizza. Solo che nel caso dell’evento promosso dai Quaglia, le pizze sono reali come quelle che i partecipanti pensano e preparano, cuociono e servono in pratica ogni giorno.
A lanciare la tre giorni di Vighizzolo Massimo Donà, lì come filosofo e non come musicista jazz, la tromba il suo strumento. E’ stato lui, prima giornata, prima lezione a dare il via con parole che hanno fatto capire a tutti che si sarebbe trattato di volare alti, lungo rotte nuove, ben diverse dal… Continua a leggere qui.