La terza stella a Dominique Crenn e al suo Atelier Crenn un paio di settimane fa a San Francisco, lei francese trapiantata in California da una ventina d’anni, prima donna a salire così in alto nella Michelin americana, ha riaperto l’eterna discussione sulla penuria di donne chef. Attenti: chef e non cuoche. Le cucine, ovunque nel mondo, sono piene di cuoche, dalle case private alle mense, trattorie e ristoranti quotidiani. In pratica non troviamo donne davanti ai forni delle pizzerie – e nessuno sembra lamentarsene – e nei locali di alta cucina, quelli giudicati – ed eventualmente premiati – dalla guida rossa. E qui le polemiche si trascinano da tempo immemore.
C’è un motivo terra terra, molto banale: sono ben di più gli chef uomini, i capi di brigate poderose e numerose, militarizzate nelle gerarchie, rispetto alle donne chef. Quindi è gioco forza che sia così anche a livello di riconoscimenti. Più uomini che donne stellate. Ma dove sta scritto che questo debba perpetuarsi in eterno? Certo, la… Continua a leggere qui.