Questa è una delle foto a cui sono maggiormente affezionato. Sintetizza perfettamente il mio sogno di diventare un fotografo e il perché non lo sono. La scattai al volo esattamente otto anni fa, l’8 marzo 2009 in una delle botteghe di Princi a Milano, quella in via Ponte Vetero. Usai una saponetta. Oggi avrei avuto per le mani un telefonino, solo che allora erano ancora ben poco smart e ancora giravo con una compatta.
Mi piace aver colto l’attimo, la pressione dei due camerieri, la loro corsa con i piatti, i colori e la concitazione della pausa pranzo quando conta soprattutto passare pochi minuti seduti con qualcosa di commestibile davanti.
Pubblicata in facebook, uno commentò così: «Bravo, foto da reporter! Dacci però anche le notizie tecniche: fotocamera, obiettivo, tempo, diaframma, eventuali filtri». Fossi davvero un fotografo, avrei saputo rispondergli. Invece è stato puro istinto. Mi mancano le conoscenze tecniche, il sudore. Mi riprometto da sempre di colmare le mille lacune, ma a cosa rinuncio per liberare del tempo?