Detesto il cielo grigio tristezza tipico di troppe giornate milanesi, quelle cappe uniformi che si dissolvono sempre troppo tardi. Quando mi chiedono perché adoro il Salento rispondo «per la gente, il mare e la luce». La luce per un milanese è un dono assoluto, una magia che tra Maglie e Leuca si rinnova ogni giorno.
Non sono di certo originale, sarà così per tutti, ma ci sono momenti che sento unici come quando sonnecchio sulle rocce vicino Patù e poi apro gli occhi e mi ritrovo con una A alta nel cielo, una nuvoletta che si è persa e magari cerca almeno una B per coccolarsi un po’ prima di svanire. Brutta bestia la solitudine.