Che Moreno Cedroni tenesse una lezione nell’Auditorium di Identità Golose sul tema gelato in fondo era scritto nella cose, in una cena speciale, la cena per il mio matrimonio con Luisa Acciarri la sera del 9 giugno 2003 a Senigallia. Non conoscevamo il menu, se non che desideravamo tutto finisse in spiaggia, davanti alla Madonnina del Pescatore, con uno spaghetto a mezzanotte. Al momento del taglio della torta, nessun taglio e occhi sbarrati dallo stupore: la torta non era una torta e nemmeno avremmo fatto un bis. E non perché non fosse ottima.
Moreno ci stupì portando una grande coppa in cristallo, tipo sangria, ricolma di gelato e frutta. Al posto del coltello, dei cucchiai lunghi per poter assaggiare i vari gusti mentre tutti ridevano, gridavano e applaudivano. Davvero geniale e Luisa e io siamo ancora qui che vorremmo gustare di nuovo quella bontà.
E in un certo senso ci siamo riusciti sabato 17 febbraio a pranzo in uno dei due ristoranti orgoglio della città marchigiana, l’altro ovviamente è quello di Catia e Mauro Uliassi in pieno centro all’estremità a mare della banchina di Levante. La Madonnina invece è spostata verso Ancona in località Marzocca, poco prima di Marina di Montemarciano. Lì cambia completamente la morfologia del territorio, con spiaggia, strada littoranea e case strette in meno di 200 metri tra battigia e linea ferroviaria. In pratica nessuna costruzione toglie la vista mare a un altro edificio perché manca lo spazio per due file di case. Chi vive lì dodici mesi l’anno, come la famiglia Cedroni, sviluppa una sensibilità particolare verso…
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