Avrei voluto tanto, in un venerdì grigio ma non troppo freddo e piovoso come sovente accade in ottobre a Chicago, violentarmi e pranzare in una delle tante pizzerie che propongono la Deep Dish Pizzas, una piscina in miniatura che nella Second City d’America adorano. L’hanno inventata qui, sul lago Michigan, e ne vanno fieri. Giustamente secondo loro e purtroppo secondo noi italiani.
Esagerata sotto ogni aspetto, è di certo una porcellonata goduriosa, perché non provarla? Troppo spesso rifiutiamo qualcosa a priori, come la pizza all’ananas che suona malissimo ma gradita a milioni e milioni di americani. Tutti cretini, possibile? Magari, se fatta bene, con attenzione… chissà.
E così eccomi davanti a uno dei numerosi cloni della Lou Malnati’s, the Best Chicago Deep Dish Pizza Restaurant in compagnia di Davide Oldani e Gabriele Zanatta. Va bene provare tutto, ma vale sempre? Oggi a pranzo no di certo. Troppa confusione, troppa attesa e nulla di invitante. Tempo un paio di minuti ed eravamo già in cammino verso il River Roast di Tony Mantuano e John Hogan, insegna lungo il fiume famosa per il pollo arrosto. Viene affumicato per 12 ore con legno di melo e poi cotto rapidamente nel forno. Così si presenta croccante all’esterno, morbido e succulento all’interno.
Perfetto per due, rischia di non soddisfare in pieno tutti se si è in tre. Così abbiamo ordinato anche un porzione di arrosto di maiale. Più qualche gadget goloso. Davvero una signora pausa pranzo. La Pizza Chicago Style può attendere un altro po’.