Nel sito di Identità Golose abbiamo già scritto, grazie a Carlo Passera, dell’esito della selezione italiana per il Bocuse d’Or 2019 ad Alba. Ha vinto Martino Ruggieri, sous-chef da Yannick Alleno a Parigi, e hanno vinto gli organizzatori locali come ho scritto qui nel mio blog, Marchi di gola.
Bella la sfilata nell’ufficio del turismo dei trenta chef coinvolti nelle varie giurie, loro da un lato di un grande tavolo, stampa dall’altro. E alla lunga, da tanto parlare e pensare, è emerso un ulteriore vincitore: Enrico Crippa, nella foto con Luciano Tona, presidente e in un certo senso capitano non giocatore della squadra azzurra che il prossimo giugno a Torino dovrà qualificarsi per Lione 2019.
Sarebbe la prima volta, e i posti disponibili sono 14! Stavolta non vi saranno problemi, quelli arriveranno più avanti avvicinandosi alla finalissima. C’è entusiasmo e c’è stato ad Alba un gran discutere su come interpretare questa Italia che si organizza per sfidare i cugini (e il mondo) nella loro tana.
Pesa a tutti lo strapotere mediatico e di marketing dei francesi, formidabili in questo grazie pure alla Michelin. Noi italiani dovremmo pensare a fare altrettanto bene, creare ad esempio una figura di spicco che sappia catalizzare attenzioni e forze. In tal senso è chiaro il pensiero di Davide Palluda…
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