La foto di linguine alle vongole quasi pronte, postata da Riccardo Felicetti nella sua pagine di Instagram, mi ha fatto venire una gran voglia di spaghetti dello stesso genere, desiderio che mi sono tolto alla Pizzaccia on the beach sul Lungomare della Repubblica a Grottammare in provincia di Ascoli Piceno, telefono +39.0735.735655.
Anche se in sé la ricetta sfiora l’essenzialità, ci sono punti in cui devi scegliere, a iniziare dal formato: spaghetti, linguine o trenette? Io sono per le trenette, ma è giusto un amarcord di quando il secolo scorso andavo in vacanza a Levanto. Di certo, non amo i formati sottili.
Secondo interrogativo: sugo in bianco o rosso? In bianco, il pomodoro noi italiani tendiamo a metterlo ovunque. Rinunciarvi non sempre stona. E non amo il prezzemolo a pioggia, versato un attimo prima di portare il piatto a tavola. Spicchio d’aglio sì invece.
Terzo punto, il più importante: cozze o vongole? Io le prime, ma penso di rispondere così perché in questo derby tra molluschi, sono l’eterno cugino povero delle vongole e come tali mi suona simpatico.
Ultimo interrogativo: quale che sia la scelta, con o senza guscio? Che vadano aperte in padella nessun dubbio, e poi però? Io che detesto avere le mani unte, e che disapprovo ancora di più le salviette profumate al posto della scodellina di acqua calda con fettina di limone, vorrei evitare il conchigliame. Anche perché una volta che hai estratto ogni cozza, come ogni vongola, la comanda si è raffreddata. E se tutto viene fatto prima in cucina, si aprono altri scenari. Alla fine, il fai da te è il male minore.
Certo che se penso a un film come Harry ti presente Sally, a me piace molto lui, Harry, però so di essere eccessivo e pignolo come lei, Sally. Il punto è che a tavola non scherzo, perché accontentarsi?