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Paolo Marchi
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    Identità Golose

    E se il 2021 sarà peggiore del 2020?

    27 Gennaio 2021

    E se il 2021 sarà peggiore dell’anno che ci siamo da poco lasciati alle spalle?

    Me lo sono chiesto perché so bene cosa stiamo vivendo e quante lacerazioni e dolore accompagnano le nostre giornate, anche incongruenze e vuoto politico, ma alla fine mi sono risposto di no, che il Ventuno non batterà in negatività il VentiVenti. Per più motivi a iniziare dalla speranza, non riesco proprio a usare la parola certezza perché la madre dei cretini e degli incompetenti è sempre incinta, che sapremo fare tesoro degli errori commessi l’estate scorsa quando, ad esempio, il governo ebbe la brillante idea di aprire le discoteche e le spiagge, per dirne una clamorosa.

    Usciti bene da un inverno tragico, pareva che tutto fosse sul punto di finire. Chi desiderava confinarsi a casa per precauzione? Adesso è diverso. Sappiamo che non possiamo permetterci terze, quarte, quinte ondate. Sappiamo che se sgarri la paghi, almeno i più lo sanno. Sappiamo che quella sanitaria non è più l’unica immensa emergenza. Prende sempre più spazio quella economica. Le elemosine non bastano più. Il 2021 sarà migliore perché esistono i vaccini e sull’onda della loro somministrazione, pur se a rilento, sempre più persone capiranno che dovremo imparare a convivere con il covid. Ma tornando a lavorare, iniziando a riaprire ad esempio i ristoranti la sera, magari lasciando che all’inizio si possano consumare prime colazioni e pause pranzo in bar, mense e trattorie.

    Questo anche perché è più facile controllare le persone nei luoghi pubblici. Ora facciamo finta che nessuno faccia festa a casa, niente trenini e zero karaoke, che tutti siano ligi alle limitazioni sulle persone che possiamo fare entrare in casa propria. Ma non è sempre e ovunque così. Certo, vi sono asporto e consegne a domicilio, si può fare la spesa e ordinare il vino in rete, ma tanti fanno gruppo, dieci o venti unità, e invitano a cucinare un cuoco professionista disoccupato che ha così modo di mettere insieme qualche euro. Pura sopravvivenza.

    Si tratta di impegnarsi a mille per non passare dal lockdown al game over.

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