Facile farsi piacere ciò che già in partenza sappiano gradito, il vero confronto è con quanto facciamo fatica, tanta o poca che sia, ad accettare, a digerire. Penso al popolo della notte, ai locali con chi fa a gara a chi urla di più, a chi non prenota (inciso: per me è inconcepibile non bloccare un tavolo) ed entra nel primo ristorante che gli capita, tanto sono tutti uguali… Però è anche altamente sbagliato fermarsi ai pregiudizi, giudicare senza sforzarsi di capire che non può essere tutto uguale e che ovunque possono nascondersi delle gemme, pure dove meno te le aspetti. E sono quelle che hanno maggior valore.
Ecco perché il tempo trascorso da Moebius, in via Cappellini 25 a Milano, zona Stazione Centrale, telefono +39.02.36643680, ha un valore particolarmente alto. Lo è dopo avere trascorso con estremo piacere una serata al tavolo sociale che ogni settimana Enrico Croatti anima per tre sere, giovedì, venerdì e sabato. Non lo si distingue immediatamente, tutt’altro. In quello che a lungo è stato un grossista di tessuti, lo chef romagnolo ha ricavato uno spazio rialzato tutto suo. Lo ritroviamo in fondo a una vasta sala unica, con un soffitto alto dodici metri e tante soluzioni per ospitare, sopra o sotto, persone senza dare loro l’impressione di essere disperse nel vuoto. Con una ciliegina: un olivo calato dall’alto, che porta la natura all’interno di un’area suggestiva, tutta cristalli e metallo, meta di pellegrinaggio per i cocktail e per piatti buoni e corretti.
Nella sala con cucina a vista, battezzata Moebius sperimentale, Enrico propone tre menù per dodici coperti, due sono a tema, una dedicato al mare e l’altro al suo opposto, alla terra, il terzo invece è a mano libera, tanto da chiamarsi Libertà. Nove portate a 120 euro, più altri 65 per l’eventuale abbinamento vini, quattordici quello parzialmente a sorpresa al prezzo di 180, bevande a parte. Stupore garantito. Enrico segnala solo gli ingredienti principali attorno ai quali ruota il percorso goloso: Cavolfiore bianco, oliva verde, Calamari nostrani… E così si capisce cosa intenda pe…
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