Sul breve, la prima Giornata della Ristorazione Italiana è stata importantissima, sul lungo lo sapremo nei prossimi mesi perché è già incredibile che l’Italia inizi a celebrarla nel 2023 – e non cinquanta o più anni fa -, ma cosa accadrà da qui al prossimo aprile? Punto di riferimento per le migliaia di insegne che hanno aderito, proponendo il 28 aprile un piatto nobilitato dal pane, e le decine di eventi e convegni, quanto sviluppato a Roma, nella Sala degli Arazzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, presenti il ministro Adolfo Urso e il presidente della Fipe Lino Stoppani, a destra nella foto.
Tanti gli invitati attorno al tavolo d’onore, tanti coloro che hanno preso la parola come Heinz Beck, un tedesco innamoratosi dei nostri sapori e delle nostre sapienze gastronomiche. Certo che non ha strappato applausi chi, a livello di associazioni, ha giustificato l’assenza del suo presidente dicendo che “aveva altro più importante da fare”, parole che fotografano in pieno il perché solo adesso la Fipe è riuscita a creare questo appuntamento. Non da sola, penso ad esempio a Davide Rampello, a Magentabureau e a Identità Golose. Chiamato a dare il mio contributo, ho presentato Identità Golose usando un’immagine inedita: “Siamo valorizzatori di eccellenze”. Quelle in cui crediamo.
In sintesi: è come se si fosse segnato un gol, utile per rompere il ghiaccio, ma il 90’ è ancora lontano e l’ultima di campionato ancora di più.