Close Sidebar close
Paolo Marchi
  • Home
  • Biografia
  • Opere
  • Rubriche
    • Striscia la Notizia
    • Momenti di Gioia
    • Marchi di Gola
    • Rolly GO
    • I miei scatti
    • Identità Golose
    • Veleno

PAOLO MARCHI - paolomarchi@identitagolose.it

  • Home
  • Biografia
  • Opere
  • Rubriche
    • Striscia la Notizia
    • Momenti di Gioia
    • Marchi di Gola
    • Rolly GO
    • I miei scatti
    • Identità Golose
    • Veleno
Paolo Marchi
Paolo Marchi
    Identità Golose

    Trippa, osteria di verdure con contorno di carne. Parola di Diego Rossi

    30 Luglio 2021

    Certo che se chiami un ristorante Trippa, sarà ben difficile pensare di trovare in carta qualcosa che non sia carne, al massimo una libertà in chiave trippe di baccalà, ma si torna sempre al punto di partenza: zero mondo veg. Disco verde per il suo esatto contrario, quinto quarto compreso, che a Milano non è poi così amato come a Roma. Sì, perché l’insegna di Diego Rossi e Pietro Caroli se ne sta nel capoluogo lombardo, in via Vasari angolo Muratori, e forse anche per questo ha subito avuto un successo straordinario. Un’eccezione, più che una regola.

    Trovarvi posto è sempre stata un’impresa. Figuriamoci adesso che bisogna prenotarsi da un giorno con l’altro, cosa che rafforza l’anima di trattoria del posto. Lo si capisce fin dalla lettura del menù che non abbiamo a che fare con un ristorante. Soprattutto quello in rete. Vago come deve storicamente essere in osteria e dintorni rapidi e sostanziosi. Sono davvero pochi i piatti scritti in chiaro: Vitello tonnato (capolavoro assoluto), Midollo alla brace e Trippa fritta. Stop. Questo è.

    Per il resto nel sito è un trionfo di Zuppa del giorno, Pasta del giorno, Risotto del giorno, Secondo a base di carne, Secondo del giorno… Ci sono i prezzi, spesso delle forbici, da 11 a 13 euro, da 16 a 20, e questo è importante, ma si resta nel vago. Una volta che si è trovato posto, la carta di quella certa sera (sera perché Trippa apre solo a cena, da lunedì a sabato), è meno indeterminata. Lunedì 19 luglio ecco Melanzane alla romana, salsa cacio e pepe, menta; Pappardelle al ragù di capriolo; Coniglio arrostito alle erbe, “caponata” di melanzane perline; Polpo brasato al vino rosso… I fuori carta sono regolarmente “in base alla disponibilità e all’umore dello chef” e le verdure di stagione “quello che passa il convento”.

    In estrema sintesi: decide il mercato e Diego Rossi si adatta. Ma lo stesso chef va ben oltre e non si nasconde dietro luoghi comuni e ovvietà. Tanto che basta ben poco per…

    Continua a leggere qui.

    • Appunti d’estate, il nuovo ricettario di Francesca D’Orazio

    • Luca Landi e il Lunasia a Viareggio: la coerenza in cucina è tutto

    You Might Also Like

    Valentina Rizzo porta il mondo alla Farmacia dei sani di Ruffano

    23 Aprile 2025

    A Lecce la rivoluzione dei moschettieri irriverenti di FoodExp

    9 Aprile 2024

    Ducasse a Napoli? Perfetto. Peccato manchi la pasta nel menù del Romeo

    27 Settembre 2024

    No Comments

    Leave a Reply Cancel Reply

Articoli recenti

  • A Copenhagen ha aperto Epicurus, un piacere a tutto jazz
  • A Orvieto c’è un ristorante tanto bello quanto buono: Coro
  • Per Altatto una nuova sede alla Barona, stessa anima
  • Aimo merita le nostre lacrime e il nostro amore
  • Si è spento Aimo Moroni, 60 anni di amore in cucina

Seguimi su Facebook

Subscribe & Follow

Archivi

  • Ottobre 2025
  • Settembre 2025
  • Agosto 2025
  • Luglio 2025
  • Giugno 2025
  • Maggio 2025

PAOLO MARCHI
paolomarchi@identitagolose.it

2023 - All Rights Reserved.