Close Sidebar close
Paolo Marchi
  • Home
  • Biografia
  • Opere
  • Rubriche
    • Striscia la Notizia
    • Momenti di Gioia
    • Marchi di Gola
    • Rolly GO
    • I miei scatti
    • Identità Golose
    • Veleno

PAOLO MARCHI - paolomarchi@identitagolose.it

  • Home
  • Biografia
  • Opere
  • Rubriche
    • Striscia la Notizia
    • Momenti di Gioia
    • Marchi di Gola
    • Rolly GO
    • I miei scatti
    • Identità Golose
    • Veleno
Paolo Marchi
Paolo Marchi
    Identità Golose

    Compleanno amaro per l’Osaka a Milano, troppa concorrenza cinese

    20 Luglio 2019

    Milano conta tra i 300 e i 400 locali di cucina giapponese o presunta tale. Erano circa 130 una decina di anni fa, eppure non è cambiato nulla. Possibile? Possibilissimo. Quelli che hanno uno chef giapponese, non un titolare giapponese, giusto il primo cuoco, non arrivavano a quindici allora e non vi arrivano adesso. Sono invece quasi quadruplicate le insegne dove di nipponico c’è quasi esclusivamente un nome di comodo. Nella stragrande maggioranza dei casi sono commercianti cinesi che hanno fiutato il business della cucina giapponese e si sono applicati senza fatica alcuna.

    Non mancano le eccezioni, su tutte quella incarnata da Claudio Liu, cinese, e il suo stellato Iyo, cucina giapponese, nessuno dubbio su questo, ma con chef italiano, Michele Biassoni. Poi ecco Yoji Tokuyoshi che arriva dal Sol Levante, ma che nel locale che porta il suo nome, Tokuyoshi, propone un Giappone felicemente contaminato dall’Italia dopo i tanti anni trascorsi all’Osteria Francescana a Modena. E guai scordarci di Wicky Priyan, natali in Sri Lanka e lunga crescita tra Tokio e Kyoto prima di approdare a Milano.

    Sono indirizzi di sicura qualità, ma nessuno dei tre oggi entrerebbe nell’Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi. Che poi tanto tricolore non è visto che, fondata a Milano nel 2003, non solo non si è mai allargata al resto della penisola, ma ha pure… Continua a leggere qui.

    • Milano a tutta carne, però ecco spuntare Altatto, vero bistrot veg

    • Caserta sempre più capitale della pizza napoletana

    You Might Also Like

    Ciccioli e critica un giorno a Quistello. La lezione di Warhol

    18 Agosto 2020

    Con Annalisa Cavaleri il Luxury food è diventato un libro

    19 Agosto 2024

    Quanto mi mancano Adrià e il Bulli, chiuso dal 30 luglio 2011

    2 Gennaio 2021

    No Comments

    Leave a Reply Cancel Reply

Articoli recenti

  • Lavorare meno per vivere meglio, siamo sicuri sia la scelta migliore?
  • Ai Bros ha fatto davvero bene lasciare Lecce
  • Il Pashà non si ferma mai, terza sede per il locale di Antonello Magistà
  • Fave e cicorie, oggi un capolavoro, ma ieri? La parola a Pietro Zito
  • Addio a Gianni Berengo Gardin, l’artigiano della fotografia

Seguimi su Facebook

Subscribe & Follow

Archivi

  • Settembre 2025
  • Agosto 2025
  • Luglio 2025
  • Giugno 2025
  • Maggio 2025
  • Aprile 2025

PAOLO MARCHI
paolomarchi@identitagolose.it

2023 - All Rights Reserved.