Ho pianto di gioia quando a Losanna è stato annunciato che i Giochi Olimpici 2026 si terranno a Milano e a Cortina. Ho pianto perché per me e per chi vive con me si è chiuso un cerchio e se ne sta per aprire un altro, sempre nel segno di mio padre Rolly, uno che si divideva tra il capoluogo lombardo e la perla delle Dolomiti.
Nato nel 1921 a Lavis vicino Trento, papà verrà di sicuro ricordato tra due anni a Cortina d’Ampezzo perché lì si svolgeranno i Mondiali di sci alpino 2021, un secolo dopo i suoi natali. Davvero una gran bella coincidenza.
Non solo questo però: nel 2026 saranno trascorsi 70 anni dalle prime Olimpiadi cortinesi, quando Rolly fu lo speaker ufficiale tanto che il 26 gennaio 2006, quando per la conca ampezzana passò la fiamma olimpica destinata a Torino, anche lui la portò per un tratto di una staffetta a cinque cerchi. Ottantottesimo di 91 tedofori, corse lungo la centralissima Corso Italia. Aveva quasi 85 anni.