Mi fa specie pensare, alla vigilia di Identità di Gelato 2019, che al mio matrimonio, celebrato a Senigallia nel giugno 2003, Moreno Cedroni (a destra nella foto durante Identità Milano 2018, a sinistra Paolo Brunelli) presentò a Luisa e al sottoscritto una singolarissima torta degli sposi. Tutto a scatola chiusa, prendere o lasciare verrebbe da scrivere anche se avevamo dato carta bianca al patron della Madonnina del Pescatore a Senigallia. Tutto accettato da subito.
Iniziammo a pensare che non sarebbe stata una torta convenzionale, a più strati, quando i camerieri iniziarono a sorridere e dicevano che difficilmente avremmo fatto il bis. E non capivamo, perché un servizio solo? Tutto chiarissimo al momento di metterci in piedi dietro alla torta, che torta certo non si rivelò. Che non era tale, bensì una grande zuppiera in vetro ricolma di palline di gelato.
Era giugno, non faceva caldissimo, ma quando provammo a chiedere se non si fosse sciolto tutto, rimanevamo delusi: si era ridotto a una grande crema nella quale nuotavano pezzi di frutta. Anche divertente, un colpo e basta.
Questo ricordato per esaltare la componente gioiosa del mondo del gelato, la capacità di nuove interpretazioni, il provocare con intelligenza. E il marchigiano sarà protagonista anche adesso, a Identità 2019. Tra sabato e lunedì non ci saranno matrimoni nel centro congressi di via Gattamelata, ma nuovi modi di leggere e interpretare una preparazione che vede i nostri gelatieri in prima fila per bravura.
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