Yoshinobu Kurio ha aperto in via Giuseppe Parini 7 a Milano nel gennaio di dieci anni fa, il 2008. Volendo usare per insegna una metà del suo nome, optò per la prima, Yoshi, troppo impegnativa e sviante la seconda, Nobu, dove peraltro ha lavorato per sette anni prima di mettersi in proprio. Non vi può essere spazio per due Nobu nella stessa città. La regola è: un pollaio un gallo.
E così eccolo ora soddisfatto per due lustri di splendida e autentica cucina giapponese, prossimo a compiere ad aprile i 48 anni e lo sguardo sempre attento a non distrarsi dietro il bancone di sushi e sashimi. Il posto è a ridosso di piazza della Repubblica, in una via poco trafficata, due sale bianche, nella prima i tavoli e nella seconda il regno di Yoshi. Oltre c’è la cucina perché questo è un indirizzo dove il Giappone, nell’interpretazione del patron, abbraccia tutta la sua tradizione, la sua offerta.
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