Un ragazzo a vent’anni si affaccia sulla vita, e gli interrogativi superano i sogni, un cuoco invece può fare un bilancio e insistere se i sogni superano le stanchezze. E’ quanto capita ai fratelli Paola (in sala) e Giovanni (traversone (in cucina) alla Trattoria del Nuovo Macello in via Lombroso 10 a Milano, zona Mercati Generali, Macello comunale e Frigoriferi Milanesi, aree di grandi vuoti e belle atmosfere notturne.
Quando presero in mano le redini del posto di famiglia era il maggio 1998. Una sessantina di anni prima, nonno Giovanni (che in verità di primo nome faceva Silvio, nome che però non gli piaceva) acquistò quella che si chiamava già Trattoria del Nuovo Macello. Prima carbonaio e venditore di ghiaccio, poi contadino nell’Alessandrino, al momento di tornare a Milano cambiò ancora mestiere e scelse questa osteria perché per terra l’ingresso era scavato, segno che vi entravano in tanti. Intelligente.
Poi sarebbe stata la volta di Pietro e di Elena, quindi, due decenni fa, dei loro figli Giovanni e Paola, a loro volta cinque figli in due, il più grande ha 17 anni e le più piccole, gemelle, 11. Una di loro sembra non solo essere una buona forchetta, ma anche interessata ai riti della cucina. C’è tempo.
Ieri sera sono uscito beato dopo avere gustato Nervitt di mare (Crudo di seppie, fagioli e radicchio), Testina di vitello (foto sopra), Trippa e funghi, Spaghetti di Gragnano Vicidomini aglio, olio e…, Rognone di vitello arrostito in salsa d’alga nori e limone (in alto), Agnello in due cotture, Crepinette di noce di vitello, Faraona di Villanova fino alla superba Cotoletta, the best in town. Tanta Milano e tanti ragionamenti contemporanei.
Info e prenotazioni +39.02.59902122, numero fondamentale per riservare il proprio tavolo. La qualità è tale, alta, e i prezzi anche, bassi, che si rischia facilmente di essere rimbalzati.