Se al ristorante il servizio funziona a dovere, nemmeno te ne accorgi perché tutto procede senza scosse, frenate e intoppi. Con la cucina è diverso, si nota in pratica tutto perché se i piatti passano inosservati è perché sono sciatti e insipidi, se rilasciano note stonate è per errori da matita rossa o blu, se ottimi ti ritrovi a fare le fusa, non solo fotografie.
Mercoledì scorso 14 maggio, ottima e convincente cena all’Imago dell’hotel Hassler a Trinità dei Monti a Roma, chef Andrea Antonini, direttore di sala Marco Amato. Accanto a una selezione delle precedenti stagioni, chiamata Classic, il nuovo menù degustazione, il 13° in assoluto, battezzato ERROR. Ha spiegato Antonini: «L’errore… elemento indispensabile a ogni creazione che ambisca a un significato profondo. Distruggiamo e ricostruiamo tutto ogni sei mesi, con il solo scopo di migliorarci. L’errore… base portante dell’evoluzione».

Cena in 4 atti, il secondo include tre primi Agnolotti di coniglio, Spaghetti fichi, lavanda e basilico, Pasta, burro e parmigiano, cinque considerando anche il formaggio, carrello che viene ridotto nell’offerta per via del caldo ma mai accantonato. In tutto oltre venti tra piatti e piattini, portati a tavola senza mai una sbavatura o un tentennamento, più il servizio dell’acqua e del vino sul quale cadono in tanti perché è più facile avere i bicchieri vuoti e non pieni. Davvero impressionante perché tutto a un ritmo incredibile: due ore. L’Orchestra Amato mi ha ricordato il record del mondo della maratona stabilito nel 2023 dal keniota Kelvin Kiptum: 2 ore, 0 minuti e 35 secondi.
E così ora applaudo in particolare la sala, fissata da Alberto Blasetti in uno scatto emblematico, tutta fierezza e sicurezza di sé. Marco Amato è esattamente al centro, cinque colleghi da un lato e cinque dall’altro, quindi Alexandre Ciarla, Alessio Bricoli, Daniel Mastroiacovo, Roman Popovych, Angelo Cecere, Simone Filagna, Luca Crescentini, Tommaso Foglietta e Anna Bayram, che nella foto è assente perché arrivata dopo rispetto al servizio fotografico.
Imago, qualità e bontà da ambo i lati del pass.