Close Sidebar close
Paolo Marchi
  • Home
  • Biografia
  • Opere
  • Rubriche
    • Striscia la Notizia
    • Momenti di Gioia
    • Marchi di Gola
    • Rolly GO
    • I miei scatti
    • Identità Golose
    • Veleno

PAOLO MARCHI - paolomarchi@identitagolose.it

  • Home
  • Biografia
  • Opere
  • Rubriche
    • Striscia la Notizia
    • Momenti di Gioia
    • Marchi di Gola
    • Rolly GO
    • I miei scatti
    • Identità Golose
    • Veleno
Paolo Marchi
Paolo Marchi
    Identità Golose

    Pierangelini, l’Orso che cucinava l’impossibile

    24 Settembre 2020

    È sempre difficile sentire gli chef usare la prima persona plurale, il noi. Quasi sempre è una questione di ego smisurato: in francese, in fondo, chef non vuole dire cuoco, bensì capo. E un capo si sente un gallo per eccellenza. Ma in alcuni casi,     questo ad esempio,  l’uso della prima persona singolare, l’io, è d’obbligo, visto che in cucina ci sono soltanto il cuoco, un lavapiatti e un ragazzo tuttofare.

    È stato sempre così sul mare di San Vincenzo, sul porticciolo dove Fulvio Pierangelini ha scandito altissima cucina in splendida solitudine. Certo, al suo fianco c’era la moglie Manuela in sala, ma qualsiasi cosa accadesse, nasceva sempre dall’intuito e dal genio di questo riccioluto romano che il lavoro del padre portò giovanissimo sulla costa maremmana.

    Non le spiagge di Donoratico, o i cipressi i di Bolgheri, piuttosto che le colline che danno vita a vini unici, ma la piccola San Vincenzo, città-dormitorio dalla scarsissima vocazione turistica. I più lavoravano in acciaierie, che oggi appartengono al passato, proprio come il Gambero Rosso, il ristorante di Fulvio.

    Ci sono locali che sono un po’ come delle orchestre e funzionano da sempre, quale che sia il cuoco, perché situati in indirizzi di grande passaggio. Da lì si passa per forza e ci si ferma per mangiare un boccone, stella o non stella. Altri, invece, devono tutto al genio di colui che, in un certo periodo, ha illuminato quelle stanze. Finito lui, finisce anche la…

    Continua a leggere qui.

    • Voglia di sereno: il rischio di contagi va preso per le corna

    • Enzo Di Pasquale mi ha stregato anche nel nuovo locale

    You Might Also Like

    Chiancheria gourmet, carne senza trucchi tra Caserta e Roma

    1 Marzo 2020

    Guida, il Seta e il pesce che non ti aspetti: azzurro

    21 Maggio 2023

    Valentina Rizzo, al Lido Ficò, ha racchiuso il Salento in una zuppa di cozze

    22 Agosto 2024

    No Comments

    Leave a Reply Cancel Reply

Articoli recenti

  • Matteo Temperini, l’anti chef di Castiglion del Bosco a Montalcino
  • Fossati: Prendo fiato, come ho portato la cucina italiana all’Unesco
  • Luca Cesari e l’incredibile storia della cotoletta
  • Un Angelo in bellavista, la storia di Angelo Stoppani, il signor Peck
  • Loma, la rivoluzione dei datteri a Dubai, chef Matteo Casamichela

Seguimi su Facebook

Subscribe & Follow

Archivi

  • Dicembre 2025
  • Novembre 2025
  • Ottobre 2025
  • Settembre 2025
  • Agosto 2025
  • Luglio 2025

PAOLO MARCHI
paolomarchi@identitagolose.it

2023 - All Rights Reserved.