A Orvieto, più vicina a Roma che a Firenze lungo l’Autosole, quello che a lungo è stato un buon ristorante di tradizione, il Giglio d’Oro, più un secondo a seguire per due o tre anni, da questa primavera ha tutt’altra anima, che giustifica una visita partendo anche da lontano. Al civico 8 di Piazza del Duomo, cattedrale strepitosamente bella, si è installato Tommaso Tonioni con il progetto Arso.
Romano, classe 1989, tanta gavetta e tante esperienze dopo avere interrotto gli studi universitari di architettura, folgorato sulla via per Bonci, Gabriele Bonci e il Pizzarium. I suoi passi saranno scanditi da una sempre più profonda conoscenza di pane, carne e fuoco in numerosi locali italiani e stranieri, stellati e non, fino a quando, passata la pandemia, decide di uscire da una cucina fissa per dare forma a un progetto che chiamerà Arso, prima itinerante e poi di nuovo stabile, senza interrompere i rapporti con i produttori a lui più simili e vicini.
Così ecco che il 12 giugno apre Arso sulla rocca di Orvieto, un ambiente su due piani che è osteria ma anche vineria, tavoli all’aperto e tavoli all’interno, più un bancone davanti alla cucina e alla griglia, un prezioso punto di osservazione per sei ospiti. Il tutto ancora in divenire, grazie anche alla collaborazione con l’imprenditore Raffaele Tysserand, già dietro a Palazzo Petrvs, boutique hotel con…
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