Il meglio del Pashà in Masseria Mancini, la nuova sede del ristorante in Contrada Torre Catena a Polignano in provincia di Bari. Da sinistra il patron Antonello Magistà, la pasticcera Valentina Lenoci, lo chef Michele Spadaro, la maitre e sommelier Rossana Minunni e l'aiuto cuoco Buthi Fatushe
Terza sede per il Pashà di Antonello Magistà che, dopo due spazi a Conversano, si è spostato tra le colline di Contrada Torre Catena, una delle tante che cingono Polignano come gemme di una corona, sempre Puglia, sempre provincia di Bari ma una città differente. Tutto ebbe inizio nel 1998 sopra il bar di famiglia davanti al castello di Conversano, Antonello in sala e sua madre Maria Cicorella in cucina, lei regina delle orecchiette, campanule confezionate a mano, capaci di accogliere tanto sugo al loro interno, tanta sostanza e notevole qualità.
Nell’aprile 2016, il ristorante si sarebbe spostato poco fuori il centro storico, in un seminario carico di storia e di spazi ma nessuno capace come quelli che caratterizzano Masseria Mancini dopo tutto è stato trasferito a primavera, primo servizio lo scorso 1° luglio. Già improbabile agriturismo, oggi splendida realtà di campagna. Ristorante stellato a parte, ecco sette stanze, una vineria, una sala congressi per circa 280 persone e una piscina che sarà pronta per la prossima primavera.
Per Antonello una svolta che apre nuovi orizzonti, a partire da quelli economici. Non ha variato i prezzi dei due menù degustazione, 130 euro il breve e 170 quello completo, però ora può contare anche sulle notti, sul bistrot vino, su matrimoni, battesimi e cresime, su eventi e convegni. Sostenere un’insegna Michelin tutta sola è quasi impossibile oggigiorno. Chi vi riesce è un’eccezione.

Con sua madre che ha rallentato il passo, ma le orecchiette ci sono sempre, la cucina è governata dal luglio 2024 da Michele Spadaro, siciliano di Modica, ancora lontano dal compiere i trent’anni, arrivato con i suoi baffi all’insù nel…
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