Arrivi a Bolzano avvicinandoti da Trento e lo sguardo è chiuso da irti monti alpini. A sinistra la statale per Merano e lo Stelvio, a destra è sempre autostrada, per Bressanone, Vipiteno e il Brennero, a sinistra prosegue la valle formata dall’Adige, a destra ecco quella scavata dall’Isarco. Sembra tutto, ma non lo è. Tra le due vie più popolate e marcate, dal capoluogo parte anche la Val Sarentino, linea centrale che conduce a Vipiteno scollinando il passo di Pennes a quota 2211 metri, una 70ina di chilometri nel verde e nel ben poco abitato e sviluppato.
Mercoledì 30 aprile è stata una data importante, con l’apertura al traffico della statale che transita per il valico di Pennes, con la neve che domina tuttora le vette attorno, e il primo giorno di servizio della locanda dei fratelli Schneider, Heinrich in cucina e Gisela in sala con il marito Karl Manfredi a seguire l’orto, ai 1622 metri della località Prati, pascoli e boschi che si sviluppano in verticale e lì guardano verso sud.
Sole dall’alba al tramonto e un’insegna che adesso fissa perfettamente la magia del luogo: Terra, the magic place. Un tempo era chiamato Auner Hof, ma non faceva capire la spettacolarità del sito, dove ha fine la via asfaltata e si può solo proseguire a piedi una volta parcheggiata auto o moto. Una dozzina di stanze, comode come non mai, terrazza e due sale interne, una per le prime colazioni e l’altra per le cene, cucina a vista e per ogni spazio finestre panoramiche.
Il presente affonda le sue radici nel 1998 quando…
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