In sessantasette anni di stelle Michelin, le primissime risalgono al 1959, la Liguria ha visto illuminate per almeno un’edizione 83 insegne. Stupiscono, pensandoci oggi, le quattro due stelle del 1969, con il 1995 anno del record: ben 23 premiati, quando dal 2019 siamo a un’unica cifra. Sei stelline allora, nuovamente sei nel 2020, sette la passata stagione, nove nell’attuale. L’8 novembre conosceremo, nuova guida alla mano, eventuali novità, speriamo il ritorno in doppia cifra.
Tutto questo ricordato perché un tempo non ci si dannava per prenotare in un fior di locale, al massimo ci si doveva spostare un minimo. Poi la regione si è come imbalsamata, passi lenti, pensieri datati, qualità sbadigliata, tanta staticità e pochi lampi creativi. Paradossalmente, la pandemia sembra fare bene alla regione del pesto e dei mugugni, entrambi imprescindibili tra Ventimiglia e Sarzana. Tre nuove promozioni, totale nove. Ora ci sta a cuore quella di Alassio perché Villa della Pergola, sulle primissime alture alle spalle del centro abitato e dell’Aurelia, è un Relais&Chateaux da poco accettato in un gruppo di assoluto spessore e ricchezza.
La struttura della famiglia Ricci, Silvia e Antonio in primis, con la gestione curata dalla figlia Francesca, si sviluppa lungo tre linee che si intersecano tra loro lungo un progetto di restauro e di investimento “finalizzato – come scritto nel sito – a creare un Relais di Charme, con poche camere, molta emozione e il senso del tempo perduto”. Il tutto attingendo all’eredità della colonia inglese che iniziò a popolare Alassio a partire dal 1875.
Dodici anni dopo il termine dei lavori, abbiamo la villa principale e alcuni tetti minori, un incredibile giardino botanico dominato dagli agapanti, da poco premiato come il parco più…
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