Fino a un certo punto hanno sorriso tutti e venti i concorrenti, da un certo momento in poi giusto la metà, dieci, gli altri dieci tagliati, compreso l’italiano Maurizio Frau, e alla fine uno solo: Elias Läderach. E’ lui, svizzero di 29 anni, il vincitore del settimo World Chocolate Masters a Parigi patrocinato da Cacao Barry. Ha preceduto due francesi, Yoann Laval, in corsa per la Francia, e Florent Cheveau, da tempo residente negli Stati Uniti. Loretta Fanella, giurato italiano, aveva quasi azzeccato il pronostico: Svizzera, Stati Uniti e padroni di casa. Un paio di valutazioni generose hanno portato Cheveau un gradino oltre, ma nulla di scandaloso tenendo conto che dal 2005 a oggi i cugini hanno vinto una volta sola e tre anni fa appena, a conferma che per arrivare primo devi davvero sommare in te una lunga teoria di qualità. Successe al milanese Davide Comaschi nel 2013 e prima ancora a Giappone (due volte), Olanda e Belgio.
Tutto si è svolto all’interno del Salon du chocolat parigino. Venti cioccolatieri in lizza, erano uno in più ma il Canada si è ritirato strada facendo e nemmeno si è presentato. Emirati Arabi Uniti e Marocco al debutto e tre le donne finaliste, in particolare la Corea del Sud con Eun-Hye Kim, davvero brava, quinta assoluta, poi Cina e Australia, tagliate dopo la seconda giornata. Tema la metropoli del futuro, come rendere umani e vivibili gli agglomerati urbani prossimi venturi, il tutto sintetizzato nel termine… Continua a leggere qui.