I miei consigli per Natale, San Silvestro e le feste che ci attendono nel 2026 sono figli di tanti assaggi e tante degustazioni. La cosa singolare è che non riesco a tenere un diario preciso e continuo nel tempo. Singolare perché quando seguivo da giornalista lo sci curavo uno straordinario archivio, ricco e completo. La memoria contava molto, ma i dati ancora di più. In questo scenario invece, ricordi e sensazioni prendono il sopravvento. Ogni nuovo anno mi riprometto di iniziare ad annotarmi tutto, sarà la volta buona?
In attesa di scoprirlo, un fine-settimana in Sicilia mi ha confermato la grandezza di Corrado Assenza come uomo prima di ogni altro aspetto, capace di proporre nella carta di Caffè Sicilia a Noto la voce Pane, più voci, la prima netta: “Circa 200 grammi del nostro pane 3.00 euro”. Viene invece 40 euro al chilo la Cassata di ricotta al rum, crema di mandorla, pan di Spagna e pasta frolla.
Nelle scorse settimane abbiamo consigliato diversi libri, adesso ne aggiungo uno: Cooking my dreams di Richard Abou Zaki per l’editore Maretti, con prefazione di Massimo Bottura, 28 euro spesi benissimo. La nuova edizione della Michelin ha premiato con una stella Abba, l’insegna di Fabio Abbattista in via Varesina a Milano. Il mio consiglio? Donare un buono pasto, 110 o 130 euro a seconda delle portaste, 10 o 12. Da applausi in questo periodo il Risotto con castelmagno e mais.

Infine un gin, anzi tre. A voi la scelta. A Baldo Baldinini dobbiamo Paracelso Gin (e, suggerimento nel suggerimento, con lui ordinate pure Sando, il vermouth chinato messo a punto assieme con Francesco Cioria, sommelier del San Domenico di Imola). Alessandro Gilmozzi, chef e patron di El Molin a Cavalese in Trentino, firma invece, assieme con il suo sous chef Andreas Bachmann, Gilbach Gin, un prodotto di montagna, loro compagni di raccolta nei boschi tutt’attorno. Il terzo e ultimo consiglio ci porta da tutt’altra banda, mille chilometri più a sud, alla riserva di Torre Guaceto sull’Adriatico, in provincia di Brindisi. Il Guaceto è il gin della Torre, ispirato alle botaniche di Torre Guaceto, ginepro, finocchio marino, mirto, timo, corbezzolo, alloro verde e menta piperita.